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garage BENTIVOGLIO

Manifattura marchigiana, Tende in velluto ricamato, 1880

La fine del XIX secolo segna una svolta epocale per la produzione di massa. Da un lato il perfezionamento definitivo delle macchine industriali rende immediatamente disponibili infinite quantità di beni, dall’altro l’introduzione del sistema metrico decimale elimina definitivamente la corrispondenza tra parti del corpo e misure, definisce un linguaggio comune e uniforma la produzione degli oggetti in tutto il mondo. Queste tende di manifattura marchigiana, prodotte intorno al 1880, pur sembrando distanti da noi per codici visivi e culturali, sono invece totalmente contemporanee; non sono più misurate in braccia, come erano stati progettati gli spazi monumentali per cui vengono realizzate, ma con un nuovo sistema dimensionale, interrompendo così ogni rapporto proporzionale tra l’edificio e le sue suppellettili. Negli stessi anni, con il perfezionamento della lampadina industriale, la luce elettrica irrompe definitivamente nelle abitazioni private, trasformando radicalmente il nostro rapporto con la luce naturale. Ed è proprio con uno degli elementi distintivi dello spazio del garage, la luce elettrica del neon, che queste tende si confrontano; allontanandosi dalle pareti, diventano un dispositivo autonomo rispetto alla struttura portante e definiscono uno spazio in uno spazio. Declinare in un nuovo modo, attribuire altri usi agli oggetti che sembrano distanti da noi è forse l’unica soluzione per farli aderire alla contemporaneità, rivelandone la loro inattualità. In realtà lo spazio recintato che si crea, ci riporta agli albori della disciplina architettonica, all’elemento moonocellulare della tenda, dove nell’elemento tessile si concentravano tutte le funzioni, oltre a quella residuale di riparo dalla luce solare. Ora, come in una grande abat-jour, è la luce a essere contenuta e protetta.

2.7.2025
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26.7.2025

a cura di Davide Trabucco

dal mercoledì al sabato dalle 19 alle 23